domenica 14 settembre 2014

Dioniso

Oggi aprirò varie "parentesi" sui culti misterici Greci,Egizi e medio-orientali in genere. Oggi analizzeremo i Misteri di Dioniso e i Misteri Eleusini.
Innanzitutto diciamo che cos'è un culto misterico. I culti Misterici sono culti assai particolari dove affondano le loro radici in culti ancor più antichi, a dei culti primitivi che ben presto si diffusero in tutto il mondo Ellenico,Egizio e Orientale. La caratteristica fondamentale di un culto misterico è che le cerimonie,il sapere e i vari rituali magici venivano rivelati soltanto a chi veniva iniziato ad un determinato culto e da parte dell'iniziato c'era l'obbligo del silenzio a non rivelare quindi a nessuno le cerimonie,i rituali e così via. Essere iniziato ad un culto specifico significava morire simbolicamente cioè il candidato finiva quella vita con una rinuncia oppure con un abiura(cioè una rinuncia pesante,dove delle volte significava tagliare via tutte le persone dalla propria vita) e ricominciare una nuova vita come iniziato al culto e quindi c'è l'importanza quasi sacra di un iniziazione. I culti sono molti ad esempio il culto di Dioniso, il culto di Demetra e Persefone il culto di Orfeo, il culto di Iside e Serapide, il culto di Mitra. Oggi vedremo quello di Dioniso.
Culto di Dioniso:
Il culto di Dioniso è un culto assai particolare. Dioniso spesso accomunato soltanto all'estasi sia spirituale che fisica in realtà è un Dio molto importante nel mondo Ellenico. Dioniso è la rappresentazione della vita,nato come Dio vegetale è la rappresentazione di tutto ciò che vive,rappresenta quell'uomo primordiale,nato nudo,libero e selvaggio. è anche il Dio del vino,il vino come linfa vitale da sempre una bevanda inebriante e divina ed è qui che "nasce" il culto di Dioniso. Essere iniziati a questo culto significa celebrare la vita in maniera selvaggia,celebrare la vita godendosela al meglio delle volte anche con il vino. Non bisogna pensare che chi diventa ebbro sia un poco di buono ma l'ebbrezza è una cosa naturale attraverso la natura(il vino).Anticamente Dioniso aveva alla sua corte le menadi o baccanti che celebravano il suo Dio ubriacandosi e facendo sesso anche qui il sesso non viene inteso in maniera malsana ma positiva,ovvero il sesso come manifestazione naturale della vita. Che sia selvaggio o meno non importa,il sesso sprigiona energie tant'è che questo culto aveva quasi esclusivamente donne e prima della cerimonia mettevano in atto una sfilata dove oltre alle menadi c'erano le rappresentazioni di satiri,sileni e ninfe,tutte divinità minori,personificazione della natura stessa e della vegetazione,"bracci destri" del Dio. Una volta che si davano alla pazza gioia,che ha un termine molto specifico questo rituale ovvero invasamento Divino,si recavano di notte sui monti o foreste,perchè li si celebrava il Dio lontano dalla città e occhi indiscreti e riconoscevano lo stesso Dioniso negli animali e per questo gli sacrificavano e li mangiavano(omofagia).Oggi non sarebbe possibile naturalmente ma dobbiamo notare come questo in passato era una cosa naturale perchè sacrificare non significava uccidere ma far sacra una cosa. Questo culto era molto diffuso sopratutto in Attica e in Beozia,regioni Greche molto importanti e un'altra celebrazione importante era la sfilata del fallo ad Atene,uomini che sfilavano nudi per chiedere fertilità ai campi perchè come sappiamo il fallo contiene il seme e il seme può fecondare e di solito le celebrazioni per Dioniso si svolgevano in primavera dove la vegetazione era assai ampia e matura e quindi Dioniso aveva il massimo della forza però a Delfi veniva dedicato tutto l'inverno alle celebrazioni Dionisiache poichè ritenute sacre spesso raffigurato in molti edifici pubblici. Dioniso quindi ti accompagna in un vortice colmo del famoso delirio umano più totale,alla liberazione e alla trasgressione,uno stato umano che ben pochi potevano raggiungere

 

Alessio Pacaccio 14/09/2014

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