martedì 30 dicembre 2014

Rune-storia

 Innanzitutto definiamo che cosa sono le Rune e come vengono utilizzate. Quando si parla di Rune si parla di un sistema divinatorio di stampo Germanico,esistono diversi tipi di rune di stampo Germanico,Scandinavo e così via ma bene o male sono molto simili tra di loro. Le Rune erano quindi utilizzate durante le divinazioni dai popoli Scandinavi ma il sistema runico era innanzitutto un alfabeto,uno alfabeto che come quello Oghamico dei Druidi non aveva la funzione di comunicare attraverso la lingua parlata ma di essere soltanto riportata su materiali quale la pietra. Le rune oggi sono il patrimonio della cultura Scandinava più importante e trae le sue origini dal Dio Odino(padre degli Dei del Pantheon Nordico) che donò a questi uomini questo alfabeto. Ogni runa è a sè ed ha un significato ed un interpretazione unica rispetto ad un altra runa. Le prime rune ritrovate su pietra risalgono addirittura al II secolo d.C e il sistema runico più antico viene chiamato Futhark. Il Futhark è composto da ben 24 rune più una runa bianca(Futhark Germanico) col passare del tempo il Futhark cambiò in 24 rune più 4 rune aggiuntive.Discorso apparte è per il Futhark Scandinavo che anticamente contava solo 16 rune. Anticamente le rune erano un modo per comunicare con gli dei,per interpretare il loro volere ma come in ogni altra cosa il Cristianesimo tentò di bandire definitivamente questa pratica e infatti ci riuscì con l'avvento del Cristianesimo nell'Europa Settentrionale,la cristianizzazione era ormai inevitabile(ricordiamoci che nell'Europa Settentrionale il tempo di Cristianizzazione è assai alto). Il sistema Runico rimase vivo in Islanda fino al 1600 prima di essere bandita definitivamente. Chi veniva sorpreso in possesso di rune o colti nell'atto di divinare con questo strumento veniva subito processato e mandato/a a morte per eresia. Le 24 rune però sono divise in gruppi.Ogni gruppo rappresenta uno stadio della vita dell'uomo e della sua crescita,una sorta di cammino spirituale divisi in infanzia,maturità,età adulta e vecchiaia e vengono separati in aettir cioè famiglia.
Famiglia I: Aettir Freya,l'inizio del percorso:
Questa famiglia racchiude in sè le rune più antiche,è introdotta dalle prime tre rune Fehu,Uruz,Thurisaz che trattano il tempo della sopravvivenza dell'uomo.Successivamente è introdotta da altre tre rune Ansuz,Raido e Kenaz che trattano la ricerca del perchè della vita nell'uomo attraverso l'intelletto.Le ultime due rune sono importantissime,Gebo,Wunjo che trattano della felicità. Sono rune che introduco il nostro cammino all'interno di questo mondo facendoci conoscere la realtà delle cose,tutto ciò che ci circonda e saranno di grandissimo aiuto poichè in questo momento siamo ancora agli inizi,ancora dei bambini.
Famigli II: Aettir di Heimdall,le grandi prove della vita. Queste rune ci introduco alle sfide della vita a come superarle,è un passo avanti nel nostro cammino, ma non solo anche ad accettare le sconfitte e reagire ad esse infatti sono introdotte dalle prime tre di questa famiglia che trattano il tema della morte e successivamente della rinascita e sono: Hagalaz,Nauthiz e Isa(tema della morte) Jera,Ehinvaz,Perth(tema della rinascita). Comprendere queste rune significa fare un grande passo durante il nostro cammino,capire il senso della nostra esistenza,capire la morte e cosa comporta introdotta dalle ultime due Algiz e Sowilo.
Famiglia III: Aettir di Tyr,la fine del percorso introdotte daTyr,Berkana,Ehwaz(tema del viaggio) Mannaz,Laguz e Ingwaz(il futuro del mondo) e per finire Othila e Dagaz. Queste rune ci portano alla fine del nostro viaggio e ci fanno analizzare tutto ciò che abbiamo imparato negli stadi precedenti,tutto ciò che abbiamo assimilato e fatto esperienza durante il cammino passando per Freya e Heimdall è il momento di massimo splendore per l'uomo,un momento della nostra vita in cui riusciamo a comprendere davvero tutto ciò che ci circonda diventando uomini forti e sopratutto saggi e usare questa saggezza ai nostri figli,educarli,secondo un cammino retto. Grazie all'aettir di Tyr facciamo tesoro di tutte le nostre esperienze e inoltre riusciamo a comprendere il vero significato della nostra esistenza.

                                                           Alessio Pacaccio

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